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1) Dizion. 4° Ed. .
PREDELLA
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PREDELLA.
Definiz: Arnese di legname, sul quale si siede, o sedendo si tengono i piedi. Lat. scabellum, scamnum, sedes. Gr. βάθρον, βαθμίς, ἕδρα.
Esempio: Dial. S. Greg. Pigliò la predella, o altro legno, che avea sotto i piedi.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 130. E da' balcon par, che ciascuno scagli, E trespoli, e deschetti, e lucerniere, E seggiole, e predelle, e chi 'l mortaio.
Esempio: Libr. Son. 49. Che 'nsino alle predelle t'hanno a noia.
Definiz: §. I. Predella, per similit.
Esempio: Mor. S. Greg. Il cielo è la mia sedia, e la terra è la predella de' piedi miei.
Definiz: §. II. Per quella Parte del freno, dove si tiene la mano, quando si conduce il cavallo.
Esempio: Dan. Purg. 6. Poichè ponesti mano alla predella.
Esempio: But. ivi: Predella è parte del freno, dove si tiene la mano, quando si cavalca.
Definiz: §. III. Predella, è anche un Arnese di legno poratile, per uso di scaricare il ventre.
Esempio: Agn. Pand. 54. Come ti parrebbe essere dalle vicine lodata, se quando elle venissono a vicitarti in casa, elle trovassono, te avere insino alle predelle serrato?
Esempio: Malm. 1. 25. E postosi a seder sulla predella, Con gravità dipoi così favella.
Definiz: §. IV. Predella, si chiama ancora quell'Arnese, sopra 'l quale si posano le donne, quando partoriscono.
Definiz: §. V. Predella, si chiama ancora quello Scaglione di legno a piè degli altari, sopra il quale sta il sacerdote, quando celebra la messa.
Definiz: §. VI. Predella, per Confessionario.
Esempio: Gell. Sport. 3. 3. Io non so come mai si fa quel povero prete, che le confessa ( le monache) e come mai ha tanta pazienza, che gli stia tutto il giorno alla predella a udire queste loro novelluzze.
Definiz: §. VII. Predella, si prende talora per quell'Imbasamento, che rimane sotto la tavola dell'altare, o per lo Grado di esso altare.
Esempio: Borgh. Rip. 366. Maravigliose sono ancora le figure piccole, che egli fece nella predella dell'altare.
Definiz: §. VIII. In proverb. Sonar le predelle dietro a uno, vale Dirne male.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 359. I quali, come vi sono innanzi, par, che spirino, e poi dietro vi suonano le predelle.